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Durante l'occupazione della Jugoslavia, il Regio Esercito si trovò a dover difendere le vitali vie ferrate dai sabotaggi dei partigiani titini. Oltre ai treni blindati prodotti in loco ed alle Autoblindo AB40 ed AB41 adattate alla marcia su rotaia, nel 1942 l'Ansaldo produsse 8 littorine blindate partendo dall'Automotrice FS ALn 56 (secondo altre fonti il telaio deriva dalla Aln 556) della Fiat Ferroviaria, in servizio nelle Ferrovie dello Stato. accorciandone il telaio di 5,6 m, (lunghezza 13,3 m h 3,1 m peso 32 t) nel luglio 1943 furono assegnate ai vari comandi di divisione della 2ª armata: Zara, Bergamo, Re, Macerata, Lombardia, Isonzo, Cacciatori delle Alpi e al comandi di difesa di Fiume.
Con questi mezzi veniva realizzata una costante ricognizione delle vie ferrate per verificarne l'integrità e quindi la circolabilità.
Nel 1944 furono prodotti poi alcuni esemplari in una versione modificata nell'armamento per la Wehrmacht. Almeno 4 esemplari della prima e seconda serie prestatono servizio classificate Pz.Triebwagen 062 nº 30-34 e forse altre 4 (35-38)
La parte meccanica è, come detto, quella della littorina ALn 56. La cassa poggia su due carrelli, ognuno su due assi, dei quali quelli estremi motori e quelli interni folli. Il motore diesel Fiat 355C, con il radiatore protetto da una griglia di alette blindate inclinate, attiva una trasmissione a 4 marce.
La carrozzeria, completamente chiusa, è costituita da tre scompartimenti. Lo scompartimento centrale è la camera di combattimento del mezzo, nella quale prendono posto i serventi su appositi sedili pieghevoli; essa presenta tre mitragliatrici Breda Mod. 38 per lato, installate su supporto a sfera, delle quali due sulla fiancata ed una sulla casamatta leggermente rialzata che costituisce il tetto del vano di combattimento. Sul cielo del vano sono ricavati due portelli, dai quali possono sparare i due mortai Brixia Mod. 35 da 45 mm. Due lanciafiamme Mod.40 sono utilizzabili dalle feritoie laterali. Gli scompartimenti alle due estremità della carrozzeria sono due cabine di guida identiche, dove prendono posto il macchinista ed e la torretta del cannone anticarro. Le torrette, leggermente disassate sulla destra, sono simili a quella del carro armato M13/40, ma con la parte posteriore formata da tre piastre piane imbullonate invece che da un'unica lastra a ferro di cavallo. Sono armate con il cannone anticarro 47/32 e munite di proiettore a luce bianca.
La versione del 1944, prodotta per i tedeschi, differisce per l'armamento del vano di combattimento centrale. Le mitragliatrici sono ridotte a 4, due per fiancata, mentre mortai, lanciafiamme e le due mitragliatrici superiori vengono sostituite da una mitragliera contraerea Breda 20/65 Mod. 1935 su supporto a candeliere, sparante da una postazione circolare superiore.
Ogni littorina è equipaggiata inoltre con una radio Magneti Marelli RF2 CA, con antenna a traliccio installata intorno alla casamatta rialzata.
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During the occupation of Yugoslavia, the Regio Esercito found himself having to defend the vital ferrata sabotage by partisans of Tito. In addition to armored trains produced on site and the Armored AB40 and AB41 adapted to march on the rail, in 1942 Ansaldo produced 8 armored railcars starting dall'Automotrice FS ALn 56 (according to other sources the frame is derived from Aln 556) Fiat Ferroviaria, serving in Ferrovie dello Stato. Shortening the frame 5.6 m, (length 13.3 mh 3.1 m weight 32 t) in July 1943 were allocated to the various division of the 2nd Army Command: Zara, Bergamo, Re, Macerata, Lombardia, Isonzo, Cacciatori delle Alpi and Comandi di difesa di Fiume.
By these means it was made a constant recognition of the climbing routes to verify its integrity and therefore the circolabilità.
In 1944 it was produced then some specimens in a modified version in the armament for the Wehrmacht. At least 4 units of the first and second series prestatono classified service Pz.Triebwagen 062 nº 30-34 and maybe another 4 (35-38)
The mechanical part is, as mentioned, that of the railcar Aln 56. The case rests on two carriages, each one on two axles, of which those engines and those crazy inner ends. The diesel engine Fiat 355C, with the radiator protected by a grid of inclined fins armored, activates a 4-speed transmission.
The body is completely closed, it is made up of three compartments. The middle compartment is the chamber of the middle of combat, in which they take place the crew on special folding seats; it presents three machine guns Breda Mod. 38 per side, installed on ball support, two of which on the side and one on the casemate slightly raised which constitutes the roof of the fighting compartment. In the compartment sky they are derived two doors, from which they can shoot the two mortars Brixia Mod. 35 by 45 mm. Two Mod.40 flamethrower can be used from the side slits. Compartments at both ends of the body are two identical cockpits, where they take place and the driver and the turret of the anti-tank gun. The turrets, slightly offset to the right, are similar to that of the tank M13 / 40, but with the rear part formed by three flat plates bolted rather than from a single horseshoe plate. They are armed with anti-tank cannon 47/32 and equipped with a white light projector.
The version of 1944, produced for the Germans, it differs in the armament of the central fighting compartment. The machine guns were reduced to four, two per side, while mortars, flamethrowers and the two top guns are replaced by an anti-aircraft machine gun Breda 20/65 Mod. 1935 on a candlestick holder, shooting from an upper circular location.
Each railcar is also equipped with Magneti Marelli RF2 CA radio, with lattice antenna installed around the raised blockhouse.
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Nadam se da su podaci razumljivi